tiktok
SPEDIZIONE ANONIMA E SEMPRE GRATUITA A PARTIRE DA € 34,90
WhatsApp 339.804.6829

Racconto erotico | Il nuovo corriere

donna mezza nuda apre la porta
8 ottobre 2025
Racconto erotico | Il nuovo corriere

Il suono del campanello ruppe il silenzio del mattino.

 

Sara guardò il telefono. Le 8:00 precise… Chiunque fosse, doveva avere una buona ragione per svegliarla di sabato mattina.

 

Ancora in vestaglia e con i capelli raccolti, andò alla porta – e controllando lo spioncino, si trovò ancora più confusa.

 

Un uomo, che lei non aveva mai visto, portava un pacco tra le sue mani, attendendo pazientemente che qualcuno rispondesse alla porta. Era sicuramente un corriere nuovo nella zona, ma Sara non aveva ordinato nulla, almeno per quanto ricordasse…

 

Aprì la porta il giusto per affacciarsi, ritrovandosi davanti al sorriso abbagliante dell’uomo (ben troppa energia per un sabato mattina, pensò assentemente). Sara colse il momento per studiarlo bene: la divisa era leggermente spiegazzata, e la sua altezza si stagliava contro la luce del sole, facendolo quasi brillare di luce propria.

 

Le porse un pacco, che Sara prese esitante, e le loro dita si sfiorarono – non era qualcosa a cui normalmente Sara avrebbe fatto caso, ma lo stato caotico della sua mente in questo momento, tra l’essere stata appena svegliata, un pacco di dubbia origine, e un uomo attraente alla sua porta mentre lei era a malapena vestita, l’avevano momentaneamente spaesata.

 

Anzi, il rendersi conto che si era praticamente appena alzata dal letto e non era consapevole del suo aspetto in questo momento le mandò improvvisamente un’ondata di imbarazzo che le mandò a fuoco il volto.

 

Il corrierenotò che il colore si era espanso leggermente anche sulla nuca della donna e le sue spalle. Mise da parte questo dettaglio per un secondo momento.

 

Mi scusi. Non intendevo disturbarla così presto.”

 

...Non mi ha disturbata,” rispose Sara. Nonostante sembrasse semplicemente una frase detta per educazione, e ci fosse un tono di distacco dietro, sembrava genuinamente dispiaciuto.

 

Ci fu un attimo di silenzio, prima che lui facesse un passo indietro (e improvvisamente l’aria sembra più fredda, e l’ossigeno sembra ritornarle nelle vene), e la guardasse ancora una volta con uno sguardo stranamente morbido.

 

Domani passo di nuovo in questa zona. Spero di rivederla.”

 

Sara rimase ferma, guardando la sua schiena allontanarsi, prima di girarsi e lasciare che la porta si chiudesse dietro di lei. Nelle mani aveva ancora il pacco.

 

Giusto. Doveva capire quale fosse il contenuto del colpevole della sua mattinata inaspettata. Il mittente era anonimo… E, aprendolo, capì il perché.

 

Erano dei sex toys. Una selezione che includeva un grazioso succhiaclitoride, un vibratore, e un dildo realistico, con in omaggio una boccetta di lubrificante… Ma perché?

 

...Okay, effettivamente si era applicata ad uno di quei concorsi che mandavano prodotti in omaggio. Ne aveva vinto qualcuno, ma ogni volta che arrivavano i prodotti si era ormai dimenticata di essersi mai candidata a riceverli – e a quanto pare, questa volta non era stata diversa. Beh.

 

Perlomeno, adesso aveva una persona già in mente da immaginare mentre si masturbava con i suoi nuovi gioiellini.

 

Parte II

 

Era domenica.

 

Sara preparò il caffè più lentamente del solito, come in attesa di un qualcosa che avrebbe potuto catturare la sua attenzione in qualsiasi momento – e la sua aspettativa venne soddisfatta quando il campanello, come per magia, suonò proprio allora.

 

Il nuovo corriere arrivò con una busta qualunque: era palesamente più una scusa che una consegna.

 

Sara ignorò la busta, concentrandosi sull’uomo davanti a lei. Il suo corpo ancora bruciava da tutte le fantasie erotiche dove questo sconosciuto era la figura principale.

 

Ho una lettera per lei.”

 

Grazie.” Una pausa. “Comunque sono Sara,” continuò, leggermente imbarazzata.

 

Lo so. Era sul pacco. E anche sulla busta di oggi.” Rispose con un mezzo sorriso il corriere. Senza darle tempo di provare ulteriore imbarazzo, continuò, “Piacere, Marco.” 

Si scambiarono un altro sguardo, e fu questione di un attimo. Sara fece un passo indietro, lasciando scivolare la busta vuota sul pavimento – e Marco la seguì dentro, chiudendosi la porta dietro.

 

Era impossibile negare la chimica tra loro due.

 

Beh, direi che di pacco ne avrò un altro oggi,” commentò Sara con una risata leggera.

 

Parte III

 

Sara era a gambe spalancate sul tavolo della cucina, mentre Marco affondava con un ritmo strenuamente lento dentro di lei, il cazzo duro – corto rispetto a quelli che aveva avuto in precedenza, ma largo come mai ne aveva provati – che pulsava nella sua vagina. Le mani di lui la bloccavano tra il tavolo e il suo corpo scolpito, e lei era sdraiata sul tavolo, invogliante come un banchetto, pronta per essere divorata.

 

La lingua di Marco le stimolava l’orecchio, il collo, la mascella – trovando punti e zone erogene che non sapeva neanche lei potessero essere così sensibili – mentre, con grugniti, metteva più a contatto possibile i loro corpi, scambiandosi calore e liquidi.

 

Marco...” Cominciò Sara, ansimante. “Dietro di me, sul tavolo… Prendili.”

 

Marco alzò lo sguardo. Non si era reso conto ci fossero dei giocattoli sessuali sul tavolo.

 

Ci stavi sperando,” disse con un sorriso. “Che sarei entrato.” Una spinta dentro di lei, e la superficie super sottile del preservativo stimolante che lei gli aveva suggerito gli strappò un grugnito. “Mi hai guidato qui, a divorarti, e ora mi tenti con altro?”

 

Sì,” rispose Sara senza esitazione, anzi – quasi impaziente. “Quindi, per favore…”

 

Lasciò la richiesta in sospeso, la sua vagina che cominciava a colare ormai i liquidi del suo orgasmo, il sesso di lui che senza pietà continuava a spingerla oltre il suo limite.

 

Certo,” e senza un momento di attesa, accese fluidamente il succhiaclitoride, posizionandolo sul sesso di lei. Una scossa percorse il corpo della giovane donna, ed un gemito di piacere unito a un urlo strozzato lasciò la sua gola. Le pareti della sua vagina si contrassero, risucchiandolo ancora più dentro e stringendosi intorno a lui, provocando un orgasmo quasi simultaneo anche in Marco.

 

La prese per i fianchi, trascinandola più vicino a sé, i loro sessi ormai un tutt’uno mentre cavalcava il suo orgasmo fino alla fine, mentre le gambe di Sara tremavano ancora dal piacere e dall’eccitazione dell’orgasmo appena provato.

 

Ansimando, piano piano, Marco si distaccò. Prese un fazzoletto di carta dal tavolo, asciugandola con cura, prima di prenderla nuovamente tra le sue braccia.

 

Sara lo guardò, esausta e appagata, con un pizzico di sorpresa.

 

Che ne dici, proviamo anche gli altri? Oggi ho il giorno libero.”

Previous article:
Next article:
Commenti
Lascia un commento
Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato
Powered by Amasty Magento 2 Blog Extension