Lo squirting, altrimenti conosciuto come eiaculazione femminile, è una tematica che può suscitare curiosità, fascino, e al tempo stesso, molti dubbi.
Secondo degli studi, lo squirting è una delle ricerche più popolari sui sito porno (come il nostro conosciutissimo PornHub), preceduto solo dal sesso lesbico. E non si tratta solo di una fantasia: numerose ricerche risalenti anche a un decennio fa confermano l’esistenza di questo liquido che non è, come alcuni avevano supposto, semplicemente urina molto diluita – ma ben altro.
Con il termine “squirting” si indica l’emissione di un liquido, più o meno abbondante, durante l’eccitazione o l’orgasmo femminile.
E la domanda sorge spontanea: come mai si chiama squirting? Proviene dal verbo inglese “to squirt”, che vuol dire “schizzare” – potrete notare, si tratta di un termine molto accurato per descrivere il fenomeno.
Sebbene contenga tracce di urina, questo liquido si suppone venga in realtà prodotto dalle ghiandole parauretrali (anche chiamate “ghiandole di Skene”), considerate la variante femminile della prostata maschile.
La natura del liquido è tuttora non confermata: studi scientifici hanno avanzato come origine del liquido diverse proposte:
- iperlubrificazione vaginale
- emissione non volontaria di urina
- secrezione delle ghiandole di Skene
- Secrezione della prostata femminile
- Secrezione delle ghiandole di Bartolino
La secrezione dalle ghiandole di Skene sembra essere l’opzione più probabile, ma, essendo esse molto vicino all’uretra, può accadere che l’urina si mescoli al liquido dell’eiaculazione, causando la presenza di tracce urinarie nel liquido.
Molte donne tendono ad associare lo squirting a un orgasmo più potente o più piacevole, e una grossa percentuale conferma che lo vedano come arricchimento alla loro vita sessuale; con una piccolissima percentuale che invece vede lo squirting come qualcosa che non vogliono assolutamente neanche provare.
No, non lo sono. La confusione però è comprensibile, dato che la sensazione dello squirting, in ogni caso, sembra essere molto simile all’atto di fare pipì per via della vicinanza tra l’uretra e le ghiandole di Skene, che sono inoltre collegate al fatidico punto G; infatti, molte donne tendono al perdere un poco di urina durante l’orgasmo, se non altro per via della contrazione del bacino.
Ma è stato confermato in diversi studi che oltre alle tracce di urina vi siano appunto altre secrezioni prodotte dalle ghiandole di Skene, che vengono definite – come già detto – la prostata femminile.
Il liquido rilasciato con lo squirting si differisce visibilmente dall’urina in quanto è solitamente trasparente e ha, di principio, una composizione chimica diversa.
Quindi, no: il mito che lo squirting sia semplicemente una perdita involontaria di urina non è vero.
In ogni caso, qualora dovesse uscire urina, non c’è da preoccuparsi, in quanto è totalmente normale!
Se però preferisci evitare, è consigliato svuotare la vescica prima di fare sesso, poiché la stimolazione dell’area molto comunemente istiga la necessità di far pipì.
Spesso i due termini vengono confusi.
L’eiaculazione femminile indica la fuoriuscita, in piccole quantità, di un fluido denso e lattiginoso, ricco di enzimi simili a quelli del liquido prostatico maschile.
Lo squirting, invece, riguarda più che altro un’emissione più abbondante e trasparente.
In alcune donne i due fenomeni possono coesistere!
Non tutte le donne sono necessariamente capace di squirtare, ma non ti preoccupare: come già dicevamo, non dipende dall’eventuale bravura dell’altra persona o dalla tua tecnica o conformazione fisica.
Non c’è un modo specifico che possa garantire lo squirting, ma si possono offrire alcuni consigli da chi effettivamente l’abbia sperimentato: molto suggerita è la stimolazione del punto G, che può essere stimolato oltre che con i metodi classici, anche con dei sex toy specifici per questo scopo!
Oltre al punto G, un’altra tecnica che potrebbe far squirtare è della penetrazione intensa.
Ideali sono inoltre anche gli esercizi per il pavimento pelvico: magari non aiutano definitivamente a squirtare, però a prescindere fanno bene al corpo e potenziano l’orgasmo, quindi provarli sarebbe comunque una ottima pratica.
Schizzare non è fondamentale e non è indice effettivo del piacere della persona. Altro non è che un eventuale arricchimento dell’esperienza sessuale, quindi qualora non si riuscisse a squirtare o far squirtare non c’è da sentirsi da meno – e questo vale per entrambi i partiti.
Quindi, riassumendo:
1. Lo squirt è urina?
No. Perlomeno non del tutto.
La composizione chimica può includere tracce di urina, come anche secrezioni delle ghiandole di Skene.
Ancora adesso non si è riuscito a confermare la natura e le origini del liquido dello squirt, ma poco importa! L’importante è che tu e nel caso il tuo partner siate entrambi soddisfatti.
2.Squirtare è un traguardo?
Tralasciando il fatto che non è una cosa che si possa fare a comando, più una persona si fossilizza sul voler squirtare, meno è probabile che ci riesca. In generale, durante il sesso, non ti preoccupare della performance!
Pensa solo al tuo godimento, tutto il resto può seguire con i suoi tempi.
3. Se non squirta, vuol dire che non ha raggiunto il massimo del piacere?
Il piacere sessuale è soggettivo, come anche i corpi delle persone. Siamo persone diverse; e certo, magari certe donne preferiscono squirtare che non. Ma non tutte lo ritengono un fenomeno fondamentale per la loro esperienza sessuale, quindi finché si sta bene con se stessi ed il proprio partner, non c’è bisogno di forzare qualcosa che non deve per forza accadere.
Il verdetto?
Lo squirting è semplicemente un fenomeno naturale che alcune donne sperimentano, e altre no. L’importante è vivere la propria sessualità senza legarsi a determinate restrizioni o definizioni, indipendentemente da ciò che altre persone ritengono comune o “corretto”.
La sperimentazione però è sempre un’ottima cosa, quindi slegati completamente dai concetti – che siano tradizionali o meno – e lascia libero sfogo alla tua immaginazione e libido.
Comunica con il tuo partner e/o con il tuo corpo, continua ad esplorare cosa ti fa stare bene – e se lo squirting è una di queste cose, beh: sia che tu voglia provare a sperimentarlo, o che già lo fai frequentemente, un po’ di aiuto esterno non ha mai fatto male a nessuno.